Viola Bertocci

Quanto spazio sulla carta riusciranno ancora a prendersi i mini umani?




Viola vive una vita normale fino a 7 anni, quando sua madre si ammala di cancro al seno.
Curandosi per i successivi anni, muore quando Viola ne ha 11. Bambina introversa, incapace di esprimere il dolore, la rabbia, i pensieri, le emozioni e le paure in quegli anni terribili, dei piccoli, piccolissimi umani un giorno le vennero in aiuto, salvandola.

Con l'impetuosità di una penna a inchiostro su carta di libri scolastici prendono forma queste piccole, piccolissime figure umane di 1,5 cm che vivono, muoiono, in bianco e nero.
Come unico colore viene utilizzato il rosso per il sangue nelle scene violente.

Esprimono ed incarnano la ruota di emozioni e pensieri che Viola prova in quel momento.
Questi mini umani nascono dal bisogno viscerale di esternare, puramente e liberamente, facendo la differenza tra esprimere e non esprimere, esistere e non esistere.
Successivamente Viola abbandona questa forma di espressione attraverso mini umani stilizzati continuando con la sua vita approfondendo gli studi di disegno, pittura e modellazione a Firenze.

Dopo diverse operazioni chirurgiche subite dal padre a causa di un tumore e la morte prematura dell'amato gatto, Viola a 17 anni sente il bisogno dei disegni che l'hanno salvata in passato, stavolta più violenti e rabbiosi, i piccoli umani riprendono spazio sulla carta.

E successe ancora, piano piano essi svanirono con il riprendere della vita fino a quando il padre si ammalò ancora e risvegliandosi dopo una rischiosa operazione chirurgica, si distacca emotivamente sempre di più da Viola.

Questa volta i piccoli umani non rinascono, Viola non riesce più a dipingere e disegnare tanto è il dolore. Si rivolge ad una terapeuta che la guida alla scoperta di sé, scongelando le emozioni e riportandola lentamente alla vita, rievocò su carta anche i mitici piccoli umani.
Di paripasso con lo scioglimento anche i mini umani cambiarono, meno rabbiosi, meno violenti, più vivi ironici e nutritivi come i pensieri.

Negli anni a venire Viola crebbe di consapevolezza e così fecero i mini umani, prendendosi sempre più spazio sulla carta, unendosi a tematiche quali lo sfruttamento degli animali e delle risorse del pianeta, in un mondo sempre più avido.

Questi mini umani nati dal dolore viscerale di una bambina rimangono pressoché invariati nella loro forma e fedeli al loro stile originario, soltanto una linea nera di contorno e tanto sangue di colore rosso, calati in micromondi contraddittori, talvolta violenti creati con chiaroscuro a intreccio, affascinano e rapiscono l' occhio dell osservatore. Immagini che fondono reale e immaginario, drammatico e fausto, nutrimento e distruttività, armonia e crudeltà.

Soddisfano la curiosità insita nella natura umana e coinvolgono chiunque li guardi divertendo con ironia e facendo riflettere sulla fragilità umana paragonata alla natura, come quando in cima ad una montagna si guarda dall'alto il mondo.

Quanto spazio sulla carta riusciranno ancora a prendersi i mini umani?

BACK TO TOP